Senza alcun dubbio, il 2017 entra nella storia per essere stato l’anno del sole nel settore energetico. Lo scorso anno, infatti, non sono mancati gli investimenti nel fotovoltaico, scelta che ha conquistato il palcoscenico della finanza globale. Il record degli investimenti riporta cifre da capogiro, con 160,8 miliardi di dollari e più 98 GW di nuova capacità solare che è stata installata nel pianeta. Questo dato supera qualunque altra tecnologia, sia quelle rinnovabili che quelle fossili; questi ultimi combustibili, nello specifico, si sono fermati a 70 GW.
A confermare questo trend è stato il rapporto redatto dall’Unep, programma ambientale dell’ONU.
Grande aumento per il fotovoltaico, soprattutto in Cina
Grazie alla straordinaria ondata di investimenti è emerso che, grazie al fotovoltaico, cambia la mappa energetica globale. E ovviamente arriva anche una serie di benefici importanti a livello economico. Lo scarto con altri combustibili è sempre più netto, soprattutto se nel calcolo si considerano le fonti rinnovabili, fatta eccezione per l’idroelettrico. Complessivamente, come riporta il sito specializzato batteriadomestica.it, nel 2017, la potenza green, ha raggiunto 157 GW, quindi ben 87 GW in più rispetto al valore sommato di carbone, gas e petrolio. E’ un importante momento di svolta, che apre così le porte alle rinnovabili.
Il Paese che al momento sfrutta e installa maggiormente questa nuova capacità, è la Cina, dove vengono segnalati importanti incentivi che sono stati elargiti da Pechino. Discorso simile per Paesi come Australia o Messico, dove è stato registrato un importante calo dei costi di produzione dell’energia, così da ottenere un effetto davvero determinante. Dal 2009 all’anno scorso il costo dell’elettricità per fonte, su larga scala, è sceso del 72%, passando da 304 dollari per MWh a 86 dollari.