Il mondo delle energie rinnovabili è in continua evoluzione ed attira sempre di più, non solo perché promette di risparmiare sulle bollette, ma anche perché l’investimento iniziale richiesto è sempre più basso. Oggi trattiamo dei kit fotovoltaici fai da te, ovvero una soluzione intelligente e conveniente per risparmiare soldi e tempo ed iniziare da subito a generare energia rinnovabile per la propria abitazione.
Tipi di impianti fotovoltaici
Per iniziare è necessario distinguere i due tipi di installazioni che è possibile acquistare, ovvero quelle fisse e quelle mobili. Le prime sono i classici impianti fotovoltaici che tutti conosciamo, richiedono ampi spazi per l’installazione e questa deve essere fatta da un team esperto in quanto sono apparecchiature molto complesse. Le seconde invece sono strumenti molto più semplici, richiedono meno spazio e possono essere montati senza l’aiuto di mani esperte. Queste le differenze in prima analisi, ma non si fermano qui, infatti gli impianti mobili fanno appunto della comodità di montaggio e rimozione la loro arma principale, di conseguenza sacrificano parzialmente la loro funzionalità in termini di efficacia produttiva di corrente per garantire semplicità e convenienza.
Come vedremo in seguito l’acquisto di un apparecchio di questo tipo permette di risparmiare sull’investimento iniziale per iniziare a produrre energia green, ma non solo, infatti se un’installazione fissa deve essere dichiarata e deve rispettare varie normative che un ente qualificato è tenuto a verificare, quella mobile è ottenibile e assemblabile in totale libertà. Questo significa anche abbattere i tempi burocratici e di lavoro da parte di ditte specializzate che in questo caso non sono necessarie.
Kit Fai da Te
I Kit sono acquistabili online ed hanno prezzi assolutamente ragionevoli ad oggi, inoltre sono disponibili in diversiformati, dipendentemente dalle esigenze del consumatore. Infatti è possibile comprare impianti da 3 kW, sufficienti per il consumo medio di una famiglia, oppure da 4,5 kW e 9 kW, solitamente utilizzati in ambiti aziendali.
Per facilitare la scelta è possibile andare a guardare i consumi all’interno delle bollette per farsi un’idea delle esigenze dell’abitazione, permettendo l’acquisto più adatto. Una volta scelto l’installazione è guidata e relativamente semplice, sono sufficienti conoscenze di base dell’impianto elettrico della casa, ma nel caso in cui ci fossero difficoltà, sarà sempre possibile rivolgersi all’elettricista di fiducia. L’apparecchio risulta quindi “Plug and Play”, ovvero è immediatamente pronto a funzionare una volta correttamente collegato, senza bisogno di attivazioni particolari o di approvazioni legali. Da non dimenticare inoltre, che un kit semplice da montare sarà anche semplice da spostare, quindi magari da portare nella casa al mare durante le vacanze estive o da trasportare per qualsivoglia esigenza.
Cosa è incluso nel Kit
Il Kit classico è composto dai moduli fotovoltaici, normalmente dodici o quindici, un inverter, i cavi per il cablaggio e prolunghe varie per i collegamenti necessari ed una centralina DC/AC che farà da Hub principale di controllo del corretto funzionamento dell’impianto. In aggiunta alcuni kit propongono anche un set di batterie utili per immagazzinare l’elettricità prodotta durante le ore diurne ed utilizzarla poi durante la notte. Sarà quindi necessario prestare attenzione alla capacità di tali batterie per assicurarsi di ritrovarsi con un prodotto all’altezza dei compiti richiesti.
La scelta dipende dalle esigenze del singolo consumatore, inoltre da non dimenticare la possibilità di usufruire di servizi come lo Scambio sul Posto proposti dal GSE (Gestore dei Servizi Energetici) anche con un impianto di questo tipo. In questo caso sarà necessario fare richiesta direttamente al GSE tramite sito internet e richiedere il servizio, in modo da rendere anche un kit senza batterie efficace nell’abbattimento dei prezzi delle bollette.
Costi
Il punto cruciale come già precedentemente citato riguarda i costi, infatti rispetto ad un impianto fisso il prezzo risulta molto più che dimezzato. In particolare si parla di una spesa di circa 1000 – 3000 euro per un kit da 3kW, contro i 5000 – 6000 nella controparte fissa.
Valori così differenti sono dovuti a diversi aspetti, primo su tutti la necessità per quanti riguarda gli impianti stabili di rivolgersi ad aziende specializzate che fanno quindi da tramite tra il produttore e il consumatore. Inoltre tali attività provvedono in seguito all’installazione dell’apparecchiatura, che essendo complessa e dovendo essa stessa rispettare normative e standard rigidi richiede utenti esperti. Infine, la necessità di seguire iter burocratici per la dichiarazione e la messa in funzione del sistema allunga ulteriormente i tempi di consegna e grava ancora sul portafogli del consumatore.
Al contrario i Kit Fai da Te eliminano intermediari dall’acquisto, il che fa risparmiare da un lato ma espone anche il fruitore a prodotti scadenti, per questo è sempre bene verificare tramite recensioni o affidarsi a marchi conosciuti anche con il rischio di spendere qualcosa di più ma avendo la sicurezza della qualità del prodotto. Inoltre il montaggio semplice e guidato non costringe a contattare società specializzate in fase di montaggio, al massimo ci si può rivolgere all’elettricista di fiducia, risparmiando comunque ingenti somme di denaro.
Come esposto inizialmente, la praticità dei kit è pagata da una minore efficienza nella generazione di energia, ma purtroppo pare abbastanza ovvio che non si possa avere tutto, altrimenti il mercato degli impianti fissi sarebbe già morto. Come se non bastasse, l’attivazione e la messa in funzione non richiede procedure legali e può essere fatta direttamente al termine del montaggio. Infine, grazie alla richiesta di detrazioni fiscali potrai godere di un rimborso del 50% delle spese in 10 anni. Sarà sufficiente dichiarare all’Agenzia delle Entrate la somma erogata per l’acquisto e il montaggio del kit per ottenere lo “sconto”.
Conclusioni
In conclusione, la scelta di un Kit piuttosto che un impianto fisso risulta utile per risparmiare diverse migliaia di euro sull’investimento iniziale per entrare nel mondo green. Di contro la qualità del prodotto ovviamente sarà meno controllata e soprattutto le manutenzioni saranno completamente affidate al consumatore stesso che se riuscirà a mantenere in funzione per molti anni l’impianto questo potrà fruttare al pari di uno molto più costoso.
L’acquisto di un dispositivo come questo può anche essere preso come investimento iniziale per verificare la convenienza del fotovoltaico, avendo la sicurezza in qualche anno di rientrare nel costo da una parte con le detrazioni fiscali e dall’altro con la diminuzione delle bollette, è possibile “provare” un’esperienza rinnovabile per poi negli anni successivi valutare l’installazione di un sistema stabile.