Categoria: Solare

Da deserto a energia elettrica: il progetto nei paesi africani

Un programma semplice, ma abbastanza ambizioso quello che è stato presentato a Dakar, con l’aiuto della Banca di sviluppo africana (Bad). L’idea è di prendere una vasta quantità di energia solare direttamente dalle aree desertiche, per poi trasformarla e ottenere corrente elettrica. Del resto perché non iniziare a sfruttare le vaste zone del deserto africano, nel tentativo di aiutare i residenti? Per farlo, sono stati sbloccati più di 9,6 miliardi di euro, destinati proprio alle energie rinnovabili e ai relativi lavori ritenuti necessari per portare avanti tale obiettivo.

Il progetto vuole andare a coinvolgere attivamente ben 11 paesi africani; nello specifico ci si concentra su quelle località che sorgono nei pressi della Grande Muraglia Verde. La capacità produttiva stimata è di 10 mila megawatt, da destinare a quasi 250 milioni di persone non connesse, su un totale di 400 milioni che risiedono nella zona estesa del Sahara.

Le scelte energetiche per il futuro dell’Italia

Siamo un gruppo di docenti e ricercatori di Università e Centri di ricerca. In virtù della conoscenza acquisita con i nostri studi e la quotidiana consultazione della letteratura scientifica internazionale, sentiamo il dovere di informare la classe politica ed il Paese riguardo la crisi energetica e climatica incombente, che minaccia di compromettere irrimediabilmente la salute ed il benessere delle generazioni future. Tutti gli esperti ritengono che sia urgente iniziare una transizione dall’uso dei combustibili fossili a quello di altre fonti energetiche, così che possa essere graduale.

Tesla Powerwall 2: cambia il tuo modo di Produrre e Consumare Energia

Come si fa ad avere una casa, o una struttura aziendale, che sia completamente autosufficiente e green al 100% in termini di energia? E’ possibile grazie ai nuovi sistemi di accumulo di Tesla Powerwall 2, che permette di immagazzinare l’energia prodotta dal tuo impianto fotovoltaico, senza dover fare affidamento al gestore di energia elettrica. Le batterie Tesla di nuova generazione sono un valido aiuto per chiunque voglia puntare ad accumulare energia. Si tratta di una batteria al litio che aiuta il tuo impianto fotovoltaico (sia nuovo che già esistente) a immagazzinare energia per poi utilizzarla nel momento giusto. Grazie alle nuove caratteristiche attentamente studiate dal team Tesla, la Powerwall 2 ha il doppio della capacità rispetto ai modelli di prima generazione. Per questo si adatta facilmente a qualsiasi tipo di strumento installato sulle abitazioni o aziende sia di piccole e grandi dimensioni.

Perché installare un impianto fotovoltaico con Powerwall 2

Per partire con il piede giusto, prima di acquistare una Tesla Powerwall 2, è bene prevedere l’installazione di un impianto fotovoltaico di accumulo. Potrai infatti trovare kit di pannelli che sono dimensionati in base alle tue necessità, integrati con batterie TESLA e inverter che è progettato con massima idoneità. Avrai così la possibilità di consumare energia che produrrai con il tuo impianto, libera, tua al 100%. Solitamente grazie a un impianto fotovoltaico, avrai la possibilità di consumare solo una piccola parte dell’energia prodotta, che si aggira intorno al 30-40%. Tesla ti permette di salvare l’energia prodotta, archiviandola senza alcun rischio o spreco, così da alimentare la tua dimora in modo completo.

Quanta energia solare? di Giorgio Nebbia

Il campo delle energie rinnovabili, tutte derivate dal Sole, sta vivendo un
periodo turbolento. Da alcuni anni finalmente ci si sta rivolgendo al calore
e alla radiazione solare e alla forza del vento per ottenere energia,
soprattutto energia elettrica, in forma meno inquinante e utilizzando forze
che ritornano disponibili continuamente, rinnovabili, legate ai grandi cicli
della natura. Il loro successo è stato finora in gran parte possibile grazie
a consistenti contributi pubblici che hanno coperto la differenza fra il
costo di produzione dell’elettricità, maggiore nel caso del Sole e del
vento, rispetto al costo di produzione nelle centrali termoelettriche
alimentate con fonti fossili, e al “prezzo unitario nazionale” dell’elettricità
che si aggira intorno a circa 6 centesimi di euro al chilowattora (anche se
a casa nostra la paghiamo oltre il doppio).

Il sistema degli incentivi ha fatto si che, usando fonti energetiche
rinnovabili, non solo si compie una azione positiva ambientale (meno
inquinamenti, meno emissioni di gas che alterano il clima, minori
importazioni di fonti fossili), ma ci si guadagna anche a livello di
famiglie, di comuni, di chi affitta lo spazio per installare pannelli
fotovoltaici e torri eoliche, di chi vende pannelli e centrali eoliche, in
tanti insomma.